Spazzolamento 
														dei denti
														
Particolare 
														attenzione va riservata 
														allo spazzolamento dei 
														denti al fine di 
														mantenere in salute 
														tutte le strutture 
														dentali e paradontali.
														Il parodonto (dal Greco 
														Antico: parà = intorno e 
														odos = dente) è 
														quell’area che circonda 
														il dente ed è composto 
														dalla gengiva, dal 
														legamento parodontale, 
														che è come un sistema di 
														corde che ancora la 
														gengiva al dente, dal 
														cemento radicolare e 
														dall’osso alveolare la 
														concavità ossea che 
														circonda il dente. 
														All’interno dell’area 
														paradentale, si può 
														accumulare la placca 
														batterica dando origine 
														a tutta una serie di 
														patologie che possono 
														compromettere la salute 
														del dente. 
Anche le 
														gengive possono 
														risentire dell’accumulo 
														di placca batterica, il 
														primo stato patologico 
														delle mucose gengivali è 
														l’arrossamento 
														accompagnato 
														successivamente da 
														piccoli fenomeni di 
														sanguinamento. 
Per 
														questo è importante che 
														lo spazzolamento venga 
														fatto con la corretta 
														procedura, che le setole 
														siano rigorosamente 
														sintetiche e di durezza 
														morbida o media, con un 
														movimento che va dalla 
														gengiva verso la 
														superficie coronale del 
														dente.
Per completare 
														le manovre di igiene 
														domiciliare è poi 
														indispensabile usare il 
														filo interdentale che 
														serve a detergere quelle 
														aree dette 
														interprossimali, cioè le 
														zone dove i denti sono a 
														contatto fra loro e dove 
														anche l’uso più corretto 
														dello spazzolino non può 
														arrivare.
A 
														completamento delle 
														pratiche di igiene 
														dentale possono essere 
														usate delle compresse 
														coloranti dette 
														"rilevatrici di placca". 
														Le compresse sciolte in 
														bocca rilasciano una 
														sostanza normalmente la 
														fuxina basica che si 
														lega alla placca, 
														mettendo in evidenza le 
														zone colpite dalla sua 
														maggiore presenza. 
														Spazzolando 
														accuratamente, la 
														colorazione scompare 
														completamente e senza 
														lasciar traccia.
Al 
														fine di rimuovere la 
														placca sedimentata, è 
														indispensabile ricorrere 
														alle cure di igiene 
														orale del dentista.
														
Quale 
														dentifricio scegliere?
														E’ 
														consigliabile lavare i 
														denti per circa un 
														minuto con sola acqua, 
														successivamente 
														aggiungere il 
														dentifricio e si 
														continua lo 
														spazzolamento per un 
														altro minuto.
Il 
														dentifricio deve 
														possedere un potere 
														abrasivo basso, specie 
														in presenza di 
														recessioni gengivali. 
														Tale valore viene 
														indicato da una sigla e 
														da un numero: RDA 50 
														indica un’alta 
														abrasività, 25 ne indica 
														una bassa.
I 
														dentifrici a base di 
														fluoro, servono a 
														contrastare la carie, 
														questo ha la capacità di 
														fissarsi allo smalto dei 
														denti rendendolo più 
														resistente alla carie.
														
Cos'è un 
														granuloma?
														Il granuloma è 
														un'infezione 
														circoscritta all'apice 
														radicolare del dente, 
														che si sviluppa in 
														seguito all'aggressione 
														dei batteri presenti 
														all'interno del canale 
														radicolare.
Perché il 
														granuloma può tornare 
														dopo il trattamento di 
														endodonzia?
Perché 
														nonostante la cura sono 
														ancora presenti 
														all'interno del canale 
														radicolare residui di 
														polpa necrotica e 
														pertanto i batteri 
														continuano ad 
														infettarlo. 
Se anche 
														il ritrattamento 
														canalare non dovesse 
														guarire il granuloma 
														cosa si fa?
Se anche 
														a seguito del 
														ritrattamento il 
														granuloma non dovesse 
														regredire sarà 
														necessario fare un 
														piccolo intervento 
														chirurgico denominato 
														apicectomia, ossia la 
														resezione dell'apice 
														radicolare da cui 
														provengono i batteri, 
														seguito dalla chiusura 
														ermetica del canale 
														radicolare. In questo 
														modo i processi di 
														difesa dell'organismo, 
														una volta eliminato lo 
														stimolo infettivo, 
														potranno dare luogo alla 
														guarigione dei tessuti.
														
Perché si 
														dice che un dente 
														devitalizzato è un dente 
														morto?
														Possiamo definire un 
														dente devitalizzato come 
														"dente morto" perché 
														viene privato del 
														tessuto vitale interno, 
														composto da vasi 
														sanguigni e nervi. La 
														rimanente struttura del 
														dente è formata da 
														tessuto minerale 
														inorganico.
Il dente 
														devitalizzato va sempre 
														incapsulato?
Il dente 
														che è stato sottoposto 
														alle cure endodontiche, 
														al quale cioè è stato 
														asportato il tessuto 
														pulpare, è più fragile e 
														quindi suscettibile di 
														frattura in seguito alle 
														notevoli forze 
														masticatorie che lo 
														sollecitano. La 
														percentuale di frattura 
														dei denti devitalizzati 
														non ricoperti da corone 
														protesiche è maggiore 
														per i molari e premolari 
														pertanto, per 
														salvaguardare 
														l'integrità dei primi, è 
														opportuno rivestirli con 
														capsule.
														Endodonzia o estrazione 
														dentale e implantologia?
														Quando 
														dall'analisi clinica e 
														radiologica si valuta 
														che il dente con carie 
														penetrante può essere 
														recuperato con successo, 
														con prognosi favorevole 
														a lungo termine, si opta 
														per l'endodonzia. 
														Qualora, invece, risulti 
														irreversibilmente 
														compromesso, è 
														preferibile estrarlo e 
														rimpiazzarlo con un 
														impianto.
Il dente 
														devitalizzato diventa 
														sempre un dente scuro?
														I materiali utilizzati 
														oggi in endodonzia sono 
														più rispettosi della 
														naturale cromacità del 
														dente rispetto a quelli 
														utilizzati in passato. 
														Ciononostante il dente 
														devitalizzato può subire 
														nel corso degli anni 
														alterazioni di colore 
														dipendenti dalla 
														contaminazione dei suoi 
														tessuti duri da parte 
														dei tessuti pulpari 
														degradati. Se tale 
														inconveniente si 
														verifica è possibile 
														risolvere l'inestetismo 
														che provoca con un 
														semplice ed efficace 
														trattamento di 
														sbiancamento interno, 
														con cui si riporta dente 
														scurito ad un colore 
														anche più bianco 
														dell'originale.
														Digrignamento 
														dei denti o bruxismo.
														Il bruxismo è 
														un fenomeno abbastanza 
														diffuso presso la 
														popolazione (5-20%) e 
														generalmente non viene 
														avvertito dalla persona 
														interessata.
Questa 
														attività è presente 
														soprattutto durante il 
														sonno, anche 
														inconsapevolmente, e 
														soprattutto nei periodi 
														di maggiore stress o 
														tensione. In alcuni casi 
														può essere presente 
														anche durante il giorno.
														Il bruxismo può causare 
														danni notevoli a varie 
														strutture 
														dell’organismo. Le 
														strutture coinvolte 
														sono: i denti, il 
														tessuto di supporto dei 
														denti (l’osso dei 
														mascellari e le 
														gengive), i muscoli 
														della masticazione e le 
														articolazioni 
														temporomandibolari.
														Principali problemi 
														derivanti dal bruxismo: 
														notevole usura dei 
														denti, piccole filature 
														dello smalto dei denti, 
														cioè delle spaccature 
														dovute alla pressione, 
														fratture dei denti o 
														delle protesi, oppure 
														perdita di otturazioni o 
														di capsule o ponti che 
														si decementano.
La 
														sollecitazione che i 
														movimenti del bruxismo 
														procurano sui denti, si 
														trasmette alle loro 
														strutture di supporto, 
														cioè l’osso dei 
														mascellari e le gengive.
														
Il bruxismo crea 
														inoltre un notevole 
														affaticamento della 
														muscolatura masticatoria
														
Scaricandosi anche 
														sulle articolazioni 
														temporomandibolari, che 
														si possono infiammare e 
														diventare dolenti
														Indipendentemente dalla 
														causa del bruxismo, 
														spesso dovuta a stress, 
														ci sono dei sistemi che 
														permettono di ridurre i 
														danni che può causare 
														alle varie strutture 
														della bocca, è possibile 
														utilizzare un bite, cioè 
														un dispositivo 
														rimovibile in resina 
														trasparente che evita 
														l’usura dentale ed 
														essendo meno duro dei 
														denti riduce la 
														sollecitazione dei 
														tessuti di sostegno.
														Con il bite si può anche 
														modificare la posizione 
														della mandibola, 
														migliorando l’attività 
														dei muscoli.
														Salute orale e 
														gravidanza.
														Durante la gravidanza il 
														controllo periodico dei 
														denti dal dentista è 
														particolarmente 
														importante, perché a 
														causa del cambiamento 
														ormonale le gengive si 
														infiammano più 
														facilmente, la saliva 
														riduce il suo potere 
														detergente e come 
														conseguenza possono 
														essere più frequenti i 
														disturbi quali carie e 
														gengiviti.
														Un'alimentazione sana 
														contribuisce a mantenere 
														la salute dei denti è 
														infatti importante 
														consumare prodotti 
														ricchi di vitamine e 
														sali minerali, come 
														frutta e verdura fresca, 
														e soprattutto praticare 
														giornalmente un'igiene 
														orale scrupolosa. 
														Inoltre, sciacquare la 
														bocca quotidianamente 
														con una soluzione 
														fluorata, contribuirà a 
														proteggere maggiormente 
														i denti.
														Come si cura l'alitosi?
														
L’alitosi 
														può essere generata da 
														diverse cause: alcune di 
														pertinenza odontoiatrica 
														e altre di origine 
														generale. 
Le cause 
														possono essere 
														molteplici da disturbi 
														generali gastrici, 
														all’uso di farmaci a 
														infezioni del cavo orale 
														o tonsillari, delle 
														cavità cariose dei 
														denti, dei seni 
														paranasali, spesso ha 
														origine proprio nella 
														bocca a causa di 
														sostanze prodotte da 
														batteri presenti sul 
														dorso della lingua, 
														nelle tasche 
														parodontali, nel tartaro 
														, nelle cavità cariose 
														dei denti. Fondamentale 
														è l'eliminazione del 
														tartaro, la cura delle 
														malattie gengivali e 
														della carie un corretto 
														e regolare spazzolamento 
														dei denti e del dorso 
														della lingua e l'uso del 
														filo interdentale o 
														dello scovolino 
														interdentale sotto ponti 
														o in spazi ampi tra i 
														denti al fine di 
														eliminare quei germi 
														responsabili 
														dell'alitosi.
														Gengive 
														arrossate e 
														sanguinamento
														Il 
														sanguinamento regolare 
														delle gengive può essere 
														il sintomo di una 
														infiammazione gengivale 
														creata da placca 
														batterica ed il tartaro 
														che si accumulano 
														intorno ai denti 
														essenziale in questi 
														casi è rivolgersi al 
														dentista per eseguire le 
														manovre di igiene 
														appropriate.
A quale 
														età è consigliabile 
														prevedere la prima 
														visita dal dentista?
														Appena saranno usciti 
														tutti i denti da latte, 
														che in totale sono 20, 
														10 sopra e 10 sotto, 
														durante questa visita il 
														dentista valuta lo stato 
														di salute della bocca, 
														controlla che i denti da 
														latte siano tutti 
														spuntati, che siano sani 
														e che la chiusura tra le 
														arcate, ossia 
														l'occlusione, sia 
														corretta. 
Durante 
														questa visita vengono 
														spiegati ai genitori i 
														principi fondamentali 
														per una corretta igiene 
														orale, le motivazioni e 
														i metodi di prevenzione.
														
Quando 
														effettuare i successivi 
														controlli? 
														I controlli devono avere 
														cadenza almeno 
														semestrale, per poter 
														valutare correttamente 
														lo sviluppo della 
														mandibola e del 
														mascellare superiore e 
														il rapporto tra le 
														arcate dentarie e lo 
														stato generale dei 
														denti. 
In caso di 
														malocclusione si 
														procederà ad uno studio 
														più mirato per formulare 
														la corretta diagnosi ed 
														impostare una terapia 
														correttiva ortodontica.
														
Quali 
														sono le conseguenze 
														della malocclusione?
														La 
														malocclusione non 
														trattata favorisce la 
														carie, le malattie 
														dell’apparato di 
														sostegno del dente e le 
														alterazioni 
														dell’articolazione 
														temporo-mandibolare.
														Il fluoro è necessario 
														per una corretta 
														crescita dei denti?
														L’utilizzo di dentifrici 
														e colluttori al fluoro 
														ha drasticamente ridotto 
														l'incidenza della carie 
														nella popolazione. 
														
Quando si 
														devono spazzolare i 
														denti ai bambini?
														Le manovre di 
														corretta igiene orale 
														sono di fondamentale 
														importanza e nel bambino 
														devono iniziare intorno 
														ai 6 mesi. E' importante 
														che l'igiene orale venga 
														eseguita tre volte al 
														giorno e con la 
														supervisione di un 
														adulto. 
Se il 
														bambino perde un dente 
														per un trauma tipico 
														infantile come una 
														caduta, uno scontro o 
														altro, come ci si deve 
														comportare?
Bisogna 
														osservare se il dente è 
														solamente fratturato in 
														una sua porzione o se è 
														stato completamente 
														espulso dal cavo orale. 
														Nel caso che il dente 
														sia fratturato in una 
														sua porzione, bisogna 
														cercare di recuperare 
														questa parte mancante in 
														modo da riattaccarla, 
														altrimenti sarà 
														ricostruita con 
														materiali estetici dal 
														dentista. 
Se il 
														dente viene 
														completamente espulso 
														bisogna recuperarlo al 
														più presto, detergerlo 
														anche solo con acqua e 
														cercare di reimpiantarlo 
														nel sito di provenienza, 
														ricorrere comunque al 
														dentista al più presto. 
														Se non si riesce nel 
														reimpianto, immergere il 
														dente nel latte o farlo 
														tenere in bocca al 
														piccolo paziente, avendo 
														cura che non lo 
														ingurgiti e portare il 
														paziente nel più breve 
														tempo possibile dal 
														dentista, in modo che si 
														possa procedere al 
														reimpianto.
														Quali sono le 
														tempistiche di eruzione 
														dei denti decidui? E dei 
														permanenti?
														Nell’uomo esistono due 
														ordini di denti: denti 
														decidui e denti 
														permanenti. Rispetto ai 
														denti permanenti, i 
														denti di latte o decidui 
														sono generalmente più 
														piccoli, hanno un colore 
														più chiaro e le cuspidi 
														sono meno accentuate. La 
														dentatura decidua è 
														composta da venti denti: 
														otto incisivi, quattro 
														canini e otto molari; 
														non esistono i premolari 
														decidui. La dentatura 
														permanente è composta da 
														trentadue denti: otto 
														incisivi, quattro 
														canini, otto premolari e 
														dodici molari.
E’ 
														importante curare la 
														dentatura decidua per 
														permettere alla 
														dentatura permanente di 
														erompere in un ambiente 
														sano. I decidui vanno 
														preservati sani evitando 
														che il bambino assuma 
														cibi molto zuccherati 
														come dolci e caramelle, 
														evitando anche di 
														addolcire con miele e 
														zucchero il succhiotto.
														
														Aumentata sensibilità ai 
														denti, che fare?
														La sensibilità 
														ai denti può insorgere a 
														seguito di diverse 
														cause:
in seguito ad 
														un’otturazione in genere 
														il fenomeno è passeggero 
														e scompare nel giro di 
														pochi giorni, in seguito 
														alle manovre di igiene 
														orale professionale è 
														simile alla prima e 
														tende a risolversi 
														spontaneamente. 
La 
														sensibilità ai colletti 
														dei denti è in genere 
														dovuta ad errate manovre 
														di igiene e può essere 
														trattata con otturazioni 
														estetiche o con innesti 
														di tessuto connettivale.
														
Che cosa è 
														la chirurgia 
														odontostomatologica?
														La chirurgia 
														odontostomatologica si 
														occupa dell'estrazione 
														di denti molto malati o 
														distrutti che non è 
														possibile salvare con 
														altra terapia.
A 
														scopo implantoprotesico 
														può rendersi necessaria 
														l'elevazione del 
														pavimento del seno 
														mascellare mediante 
														innesto di materiale 
														biocompatibile, osso 
														autologo o eterologo.
														La chirurgia 
														odontostomatologica 
														concerne anche 
														l'estrazione di denti 
														sani in casi di 
														"affollamento dentario", 
														ossia una situazione in 
														cui la larghezza 
														complessiva degli 
														elementi dentari di 
														un'arcata è superiore 
														alla larghezza 
														dell'arcata stessa o ai 
														fini di una corretta 
														terapia ortodontica.
														
Ci sono 
														malattie che escludono 
														l'inserimento di 
														impianti?
														Normalmente no. E’ però 
														opportuno avvisare il 
														dentista in caso di 
														malattie cardiache o 
														circolatorie, 
														osteoporosi con 
														assunzione di 
														bifosfonati, tendenza 
														emorragiche o chi ha un 
														sistema immunitario 
														indebolito.
C'è la 
														possibilità di 
														un'allergia agli 
														impianti?
Non esiste 
														“rigetto” in 
														implantologia, da oltre 
														quarant'anni non sono 
														note intolleranze agli 
														impianti in titanio. Il 
														materiale non ha 
														componenti allergenici.
														
E' doloroso 
														subire un intervento 
														implantologico?
														Durante 
														l’inserimento non si 
														prova alcun dolore, 
														grazie ai farmaci 
														anestetici utilizzati 
														prima dell’intervento e 
														antinfiammatori e 
														antidolorifici associati 
														agli antibiotici. 
														Quanto tempo è richiesto 
														per completare il 
														trattamento?
I tempi 
														dipendono dalla quantità 
														e dalla qualità ossea : 
														in condizioni ossee 
														ideali si può dopo 
														l’impianto uscire dallo 
														studio con una protesi 
														provvisoria fissa. In 
														caso di carenza di osso 
														bisogna prima 
														ricostruire l’osso e 
														successivamente inserire 
														l’impianto.
														Come si curano 
														gli impianti?
														I denti 
														impiantati devono essere 
														curati e controllati con 
														regolarità come i denti 
														naturali. Bisogna 
														utilizzare spazzolino e 
														filo interdentale ed 
														occorre recarsi dal 
														dentista almeno ogni sei 
														mesi.
														Quali sono i possibili 
														inconvenienti 
														post-operatori?
														È normale 
														riportare piccoli lividi 
														e gonfiori nelle gengive 
														e nei tessuti molli. 
														Questi disturbi vengono, 
														generalmente, trattati 
														con un normale 
														analgesico. 
														Quanto dura un 
														impianto?
Un 
														impianto in titanio 
														caricato in modo 
														ottimale si rompe 
														raramente e non può 
														cariarsi. Con una 
														regolare igiene orale 
														mantenendo gengiva e 
														sito implantare sani 
														possono durare per tutta 
														la vita.
è importante 
														la qualità 
														dell’impianto!
														L'età avanzata 
														rappresenta un problema?
														Non è tanto 
														l’età il fattore 
														determinante quanto la 
														salute del paziente, se 
														ci si trova in 
														condizioni tali da poter 
														subire l'estrazione di 
														un dente, probabilmente 
														si è anche nelle 
														condizioni di poter 
														inserire impianti 
														dentali.
														Il trattamento 
														implantologico è 
														costoso?
Il 
														costo varia da caso a 
														caso perché dipende dal 
														numero di impianti 
														necessari, dal tipo di 
														protesi scelta, da 
														eventuali trattamenti da 
														effettuare prima 
														dell'inserimento degli 
														impianti. 
														Denti che 
														dondolano, che fare?
														La mobilità dei 
														denti può dipendere da 
														diversi fattori:
la 
														perdita dei denti 
														decidui a favore di 
														quelli definitivi. Dopo 
														un intervento di 
														chirurgia parodontale 
														che spesso di associa ad 
														un incremento nella 
														mobilità dei denti per 
														qualche tempo. In età 
														adulta a causa della 
														perdita dei tessuti di 
														sostegno (osso e 
														gengiva) 
														Che cosa è la 
														malattia parodontale, 
														anche detta "piorrea"?
														La parodontite 
														è una malattia causata 
														da alcune specie 
														microbiche (6-12) e 
														condizionata nella sua 
														progressione da fattori 
														ambientali, genetici e 
														da alcuni stili di vita.
														La malattia parodontale 
														è caratterizzata dalla 
														distruzione 
														dell’apparato di 
														supporto dei denti. 
														Clinicamente, si 
														manifesta con perdita di 
														attacco osseo, 
														formazione di tasche e 
														talvolta formazione di 
														recessioni.
La 
														distruzione dei tessuti 
														di sostegno dei denti 
														causata da una 
														parodontite è, nella 
														maggior parte dei casi, 
														irreversibile.
In 
														Italia, circa il 60% 
														della popolazione è 
														affetta da malattie 
														parodontali (lievi o 
														gravi), e circa il 
														10-14% manifesta forme 
														abbastanza gravi 
														(parodontiti). Queste 
														ultime aumentano 
														drasticamente nella 
														fascia di età compresa 
														tra i 35 e i 44 anni.
														Se da una lato il 
														momento fondamentale 
														della terapia delle 
														parodontiti è 
														rappresentata della 
														rimozione dei 
														microrganismi 
														responsabili della 
														malattia, dall’altro non 
														dobbiamo dimenticare 
														l’importanza che il 
														controllo delle 
														variabili ambientali (in 
														particolare fumo di 
														sigaretta) e delle 
														variabili sistemiche (il 
														diabete è la principale) 
														rivestono nella 
														strategia terapeutica 
														globale, in particolare 
														per quanto riguarda 
														l’insorgenza, la 
														progressione e la 
														gravità della malattia 
														stessa.